mercoledì 27 ottobre 2010

IO VOLONTARIO

Mi vorrei presentare.

Paolo Trapanese , 27 anni ,volontario di Protezione Civile presso l’associazione “CB Imolese” di Imola(BO)

Questa passione è nata 4 anni fa, e da allora è sempre cresciuta ,fino a oggi in cui ho deciso , se mi permettete , di raccontare quella che è stata ed è tuttora una meravigliosa avventura.

Nel 2006 mi ero recato ,per vacanza, all’Isola d’Elba in compagnia della mia dolce metà Manuela , del mio caro amico Stefano e dalla sua ragazza di allora.
Passammo una bellissima settimana all’insegna della cultura e del mare,ma verso la fine della vacanza ci siamo imbattuti in un incendio sul ciglio della strada divampato ,abbiamo poi saputo ,causa steppaglie secche e la classica sigaretta lanciata da una macchina.
Ricordo ancora che ,incolonnati in una fila di macchine ferme, osservavamo il susseguirsi di operazioni di spegnimento messe in atto dal corpo forestale dell’Elba e ,allo stesso tempo, l'arrivo dei carabinieri a fermare il traffico perché poteva essere pericoloso per le macchine in transito.
Volevo rendermi utile, così mi recai da uno dei carabinieri a offrirgli il mio aiuto. Il carabiniere, gentilissimo ed educatissimo, mi rispose che ,se non facevo parte di una qualche organizzazione specifica, non potevo andare ,perché se mi fossi fatto male , la colpa sarebbe ricaduta sugli operatori sul posto.
Tornato a casa, espressi il mio desiderio di voler aiutare in caso di un evento simile e ,con Manuela ,ci mettemmo a cercare l’organizzazione adatta a noi.

L’abbiamo trovata e ci siamo tuttora ,dopo 4 anni e per tanti anni a venire, l’associazione di PROTEZIONE CIVILE “CB IMOLESE”.

La responsabile , dopo averci fatto visitare la sede, ci spiegò la storia dell’associazione e quello che loro svolgevano come protezione civile, ovvero viabilità,vigilanza,il controllo del territorio,e in caso di eventi catastrofici , il soccorso a chi ne avesse necessità.
Da allora son passati anni e ci siamo sempre più specializzati ,facendo corsi di anti-incendio boschivo,scorta tecnica a terra per corse ciclistiche e corsi di Rianimazione Cardio-Polmonare con defibrillatore (Bls-D),ma la formazione non si ferma certo qua,ne verranno altri a cui sarò ben felice di partecipare per accrescere le mie competenze.

Durante il periodo di tranquillità , oltre alle donazioni di poche aziende (che però costantemente ringraziamo) ,per aiutarci a sostenere i costi di gestione dei mezzi, degli apparecchi radio e della sede ,svolgiamo servizi di viabilità, scorta tecnica e sicurezza per le organizzazioni che ce lo chiedano.
Ultimamente ,per esempio, abbiamo seguito la corsa della ciclistica estense a Mordano,garantendo la sicurezza dei ciclisti in corsa evitando che le macchine entrassero contro mano in corsa, e la podistica dei TRE MONTI di Imola svolgendo gli stessi compiti per salvaguardare la sicurezza dei podisti.Durante l'estate si vanno inoltre ad aggiungere i servizi di prenvenzione e anti-incendio boschivo.
Tutto il denaro raccolto va al sostentamento dell’associazione.

Evento catastrofico. EMERGENZA!
6 Aprile 2009. La Terra sotto l’Aquila trema .

In questo caso ,anche essendo volontari , facciamo parte della protezione civile e siamo tenuti a intervenire ,su ordine dello STATO ITALIANO.

Lo stesso manda , presso i datori di lavoro , il documento che attiva “L’articolo 9” , che esonera dal lavoro il volontario ,per presentarsi a prestare soccorso sull’emergenza.

Infatti così è successo.

La mattina del 7 aprile 2009 ,l’autocolonna dell’associazione “CB Imolese” parte alla volta dell’Aquila.
Il viaggio lungo , ma tranquillo ,è terminato con la prima scossa di benvenuto appena usciti dal casello (la prima per noi,l’ennesima per gli aquilani) con la quale crollò un campanile.
Ci dovevamo dirigere alla base a noi destinata, la caserma-scuola della guardia di finanza di COPPITO ,dove piantammo tenda e mezzi .
Dalla mattina successiva non ci siamo mai fermati,tra lo smistamento degli aiuti ,il montaggio ,la gestione e la sicurezza dei campi a cui eravamo assegnati, giorno per giorno , dal nostro coordinatore della protezione CB- sezione FIR-CB (sigla che sta per FEDERAZIONE ITALIANA RICETRASMITTENTI-CITIZIEN BAND).

Posso garantire che i 15 giorni successivi non sono stati una passeggiata, sveglia alle 6.00 ,tutto il giorno in giro per servizi , rientri a 1.00 di notte, caldo di giorno e freddo di notte,le scosse che continuavano a tirare a qualsiasi ora,ma noi eravamo li con un solo scopo : AIUTARE LE PERSONE IN DIFFICOLTA’.

Personalmente posso dire di aver lasciato il mio segno ,costruendo insieme a due colleghi (ora grandi amici , Chicco e Beppe) della Sardegna,un semplice corrimano che serviva alle persone anziane per salire le gradinate di un campetto(tra un gradinata e l’altra avevamo messo dei gradini intermedi) ,oltre il quale c’erano i bagni e i rubinetti per i panni. Lo abbiamo anche firmato.
La mia responsabile , dopo un anno è scesa all’Aquila e al campo “Piazza d’Armi”  2° ,dove eravamo stati stanziati per una settimana di controllo e aiuto delle persone , è stata riconosciuta subito. I residenti del campo hanno chiesto informazioni dei suoi ragazzi e ,al ritorno ha riferito, con mia somma gioia ,che il corrimano è ancora là ,utilizzato costantemente dalle persone anziane del campo.

Questa esperienza ,tragica per le tutte le vittime del terremoto, per la porterò sempre nel cuore , perché realmente ho visto quanto poco serve per fare felici delle persone e quanto bene possono dimostrarti dopo.

Se ce una cosa che invece non sopporto sono quelle persone che,quando pratichiamo servizi di viabilità ,chiusura strade o centri storici e altri ancora,ti si presentano davanti con la sfacciataggine di credersi superiori e si arrabbiano notevolmente se vengono contraddetti.

I “CLASSICI FURBI”!

“Errare Humanum est perserverare diabolicum sed “ cita un detto latino, e infatti di commettere errori capita a tutti. Noi per primi, anche se siamo in divisa, ma se si è in torto allora bisogna fermarsi a ragionare e scusarsi.
Un signore (residente da 20 anni a Imola ,così ha detto) voleva ,a tutti i costi passare, per quella strada , chiusa da noi per l’evento.
Di fronte alla nostra spiegazione dell’evento e all’indicazione della strada alternativa per arrivare dove voleva, l’anziano signore  ha cominciato a sbraitare e ,chiamata la pattuglia della Polizia Municipale li vicino,ha esposto il problema .
Il “Furbo” si è beccato una lavata di capo  anche dalla Polizia Municipale ,in quanto noi eravamo autorizzati a stare li dal comando centrale che ci aveva rilasciato inoltre un’ordinanza in merito,prontamente esibita.

Fare protezione Civile non significa fare i belli o i dittatori in divisa , ma significa aiutare il prossimo rispettando e facendo rispettare le regole.
Lo può fare chiunque, basta avere voglia di Imparare ,aiutare il prossimo e utilizzare un po’ del proprio tempo libero .

Quest’articolo è una visione soggettiva della vita del volontario ,perché ogni corpo ha il proprio modo di operare.

Invito chiunque volesse avere maggiori informazioni a visitare il sito della associazione di cui , con orgoglio , faccio parte.

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